I’m not dead yet

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Oh wow. Un mese di silenzio radio, o qualcosa di piu’. Incredibile. Ma e’ estate! abbiate pieta’ di me! tutti voi sette che mi leggete.

Ho passato il primo mese al lavoro per Synthesis, a fare qualcosa che non posso dire a causa di NDA stringenti quanto un corsetto su una cicciona ad un live, ma di sicuro posso dirvi che da qui non ho intenzione di andarmene tanto presto, or ever.

Un mese senza turni fa strani shcerzi. Per esempio, mi sembra che siano circa sedici anni che non metto piede nell’NMC di Fastweb – ricordo vagamente pareti in cemento, inferriate alle finestre e clima siderale, ma so che nei ricordi tutto acquisisce una tinta rosea. Ieri sera sono uscito a bere una birra con Riccardo e non ero sicuro di ricordarmi che faccia avesse. Poi l’ho visto ed ho ricordato. La faccia da pirla.

Ho rirpeso a dormire ore assurde – sei, anche sette per notte. Le prime due settimane, sapendo che poi dopo dovevo lavorare di mattina, andavo a letto per le dieci e mezzo, massimo undici. E mi svegliavo alle sei e mezzo. Ma in ufficio dovevo andarci alle nove e mezzo. Ops.

Adesso bene o male ho capito a che ora mi devo svegliare e sto tentando l’ebrezza di dormire sette ore per notte. Certo, il caldo torrido che si intervalla all’umidita’ tropicale non aiutano il sonno. Ma e’ l’estate milanese! Appena meno umida di un pomeriggio a Manaus, appena piu’ calda di una mattina ad Algeri.

E’ difficile trovare qualcosa da scrivere – potrei scrivere in realta’ di videogiochi che potrebbero finirmi sotto le mani se quello che scrivo non andasse contro le NDA in atto sui suddetti giochi, ma siccome e’ un casino preferisco evitare del tutto l’argomento. Potrei parlare dei miei colleghi ma per la prima volta mi trovo in un ambiente in cui sono tra simili, quindi non ci sono (o non si sono ancora mostrate) figure spaventose e affascinanti come Miccetta o Foggia.

Al momento mi trovo in un periodo della mia vita in cui sto viaggiando a vela con una bella brezza – non posso parlare di vento in poppa, ma di sicuro ho ripreso a viaggiare dopo i sette anni e rotti di bonaccia fastwebiana. Per ora mi godo il viaggio, anche perche’ come al solito non ho idea di dove sto andando.

Dai, giuro che la prossima volta vi racconto qualche bella sfiga; le cose possono cambiare, ma riesco comunque a tirarmi addosso dieci tipi diversi di rogna.

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