Don’t you forget about about me

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Così cantavano i simple minds, e chi sono io per permettermi di contraddirli?

Quest’ultima settimana abbondante non ha visto un gran numero di update nel blog – purtroppo sono rimasto incastrato nei miei altri progetti (nelle mie altre gran minchiate) e ho dovuto trascurare un po’ il Pitoblog.

Essendo poi che in questo blog parlo di tragedie che mi accadono quando lascio le mura domestiche, mi è difficile trovare di che parlare se non lascio le sopracitate mura domestiche. Oy Gevalt.

Al momento prosegue a rilento il lavoro sull’ambientazione di D&D, mentre va a gonfie vele la Premiata Videoteca; Giusto ieri siamo usciti con la terza puntata della terza serie, il sito si può dire terminato e in attesa di update, nel mio baule delle meraviglie ci sono un po’ di grafiche pronte alla diffusione e sto aspettando con ansia che mi arrivino dei prototipi di spille e gadgettume vario.

(per chi non capisse di cosa parlo, la Premiata Videoteca è il podcast che tengo con nicolas in cui parliamo principalmente di film nuovi, vecchi e medi, ma anche di fumetti, videogiochi e tennocologia)

Dal punto di vista di junks, con la strip che andrà in onda (hur durr) stasera arriviamo al “palo” di quanto avevo pronto e scritto cristianamente, quindi nel pomeriggio mi impegnerò a tradurre gli appunti miei e del bardo in un linguaggio comprensibile agli esseri umani.

Da tutti gli altri punti di vista, il mare immoto nasconde tumulti sconosciuti a chi non l’ha mai navigato; Ovvero tengo botta ma ogni tanto la necessità di comperare un lanciafiamme raggiunge un’impellenza che non esito a definire rischiosa.

flammenwerferSpero, per la prima volta nella mia vita, che questo autunno extralarge a cui siamo condannati (dalkle scie chimiche, dagli illuminati e dal priorato di sion) termini presto, perchè sento la necessità di tornare a sparare palline di vernice addosso a bersagli ignari, o almeno di correre al parco; lo so che potrei correre pure col freddo, ma col freddo (oddio, col fresco) che c’è in questo periodo l’unica cosa che mi viene voglia di fare è seppellirmi sotto cento piumoni e morire nel mio morbido, caldo loculo.

Peraltro, aggiungendo sfighe su sfighe, settimana scorsa mi si è scardinata la ròta della bici; Stavo pedalando a passo d’uomo in quel di Sesto, quando un giandone da competizione decide di aprire la porta della sua smart lato strada senza guardare. Aggiungo particolari:

1) la smart era parcheggiata sulla curva all’uscita di una rotonda

2) nel posteggio per le moto

3) era una smart

Morale della favola, entro in macchina del signore mezzo divelgendogli la portiera, ed in olocausto offro il cerchione davanti della bici. Scioccamente non ho pensato a prendere i suoi dati, pensando che è già tanto che sia ancora in piedi con il collo integro, e quindi le spese per rimettere in sesto la bici sono tutte mie. Gloria perpetua in quest’alba di vittoria, come direbbero i rhapsody.

Tento la fuga verso l’esterno dell’abitazione con Chiara; sia mai che mi succeda qualcosa di ridicolo da raccontare.

 

 

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