Gente che Odio

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Forse “odio” è un termine troppo forte, ma come titolo “gente verso cui provo un forte fastidio che mi spinge a valutare una risposta violenta alla loro presenza” non suonava altrettanto bene.

Il mio carattere malleabile e i miei modi soavi sicuramente mi hanno infilato in qualche lista simile stilata dagli altri; e a volte potrei essere colpevole anche io di alcuni di questi crimini.

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Visita Milano, incontra gente nuova, e odiala

Quelli che in metropolitana stanno fermi in mezzo alle porte, e mi rendo conto di essere originale come un rolex venduto su una bancarella mentre batto i tasti. Ma cristo, sei di fretta, devi uscire a Cadorna per prendere l’altra linea, e incontri questo stronzo in tre salse:

  • Il turista che non capisce come funziona, con cui puoi incazzarti ma è come incazzarsi con il vento; Così come uno soffia aprescindere dai tuoi impegni, l’altro rimane fermo in mezzo ai coglioni;
  • la vecchia (più raramente il vecchio) che sa come funziona ma a cui non gliene frega un cazzo, e se chiedi permesso ti guarda come se le avessi appena chiesto “mi scusi signora, le dispiace se le cago in bocca?”;
  • il giovanotto (più raramente la ragazzotta) che è troppo figo per quelle stupide convenzioni sociali tipo “lasciar scendere prima di salire” e “masticare con la bocca chiusa”. Che io sappia l’unico modo di aggirare questo ostacolo è tirar dritto come se non esistessero;

Una ulteriore devianza sul ceppo di questi idioti sono quelli che appena si apre la porta cercano di entrare sul vagone, come se la verità fosse nascosta in uno scatolone di metallo che puzza di sudore. Per questi ho più pena che odio, perché una vita frenetica al punto che devi essere il primo a salire in carrozza non è più degna di essere vissuta.

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in questa foto: troppa verità

Quelli che “lol che sfigati che giocate al computer” ma si vestono come Steve Urkel, voi sapete chi siete. Mi sento sporco a parlare di appropriazione culturale, ma per favore! Ti vesti da nerd, hai imparato tre parole in croce per passare come tale coi tuoi amici faux-nerd, vai alle serate a tema e lo sfigato sono io? Seriamente?

Aggravanti generiche per questa categoria: segue religiosamente il Dr. Who, oppure Big Bang Theory; Non ha mai giocato ad un videogioco su console nella sua età adulta e il pc lo usa per visitare un totale di quattro siti al mese (corriere, gazzetta, facebook, posta su hotmail, sito porno preferito).

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stock photos: il ritorno

Quelli che su facebook rispondono a post in cui ti sfoghi per le percepite ingiustizie con “ci sono passato”. Cosa me ne frega se ci sei passato? Permettimi inoltre di dubitare che tu, chiunque tu sia, sia passato nella mia stessa situazione con il mio stesso stato d’animo nello stesso momento della mia vita. Se mi lamento che causa turnistica sto facendo sette giorni di niotte, la risposta che voglio vedere è “that sucks, let’s go get some beers”, non “eh ti capisco sai, anche a me nell’87…”. Capisco la natura dei social network, capisco che facendo un post per forza di cose apro la porta alla discussione, ma pure tu, cazzo, non è che perché puoi scrivere allora devi; attacca il cervelletto alle mani e capisci che a volte è meglio, quelle mani, infilartele nel naso nella loro totalità piuttosto che scrivere idiozie.

Stessa categoria, ma odio minore: quelli che ti rispondono “welcome to my world ;)”. Ma che cristo mi significa? E’ un commento tremendamente sminuente, vuol dire tipo “ah tu ti accorgi oggi di [problema]? pfff io sono anni che ci lotto, sei proprio un regazzino”.

(ritengo diverso “benvenuto nel mondo reale”, in quanto il suo uso è più tipo “complimenti, ti sei accorto solo ora che il mondo è più vasto di quanto non pensassi; ma la colpa non è tua, è della società che ti ha accecato come matrix acceca gli umani”. Spreco molto tempo a pensare a queste cose, e questo spiega molto di me)

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finalmente una scusa per usare questa pic

Quelli che odiano il natale per nessun motivo apparente. Che poi se gli chiedi “scusa, ma perché odi il natale?” ti rispondono che è una festa consumistica, ha perso le sue radici, oppure “eh ma sono ateo mi sembra ipocrita”. Partendo dal presupposto che pure io sono ateo, il natale è ormai una festa troppo radicalizzata nella nostra società per poter fare il superiore che dice “no, no, festeggio l’unicorno rosa”. E’ una festa che ormai trascende la religione, abbraccia tutta la società occidentale proprio a causa della sua rovina consumista. E’ una scusa per far ferie, mangiare e vedere la famiglia. Posso capire chi dice “odio il natale perchè mangio abbestia e ingrasso” o “odio il natale perchè devo vedere la mia famiglia che mi odia” o “odio il natale perché le strade si riempiono di stronzi che fanno shopping”. Ok. Ma le altre vostre motivazioni? State dicendo “odio il natale perchè mi rende un unico fiocco di neve in un mondo di ciechi droni cattoconsumisti che adorano il biancorosso panzone dell’abbondanza! guardatemi, sono unico, proprio come tutti voi!”

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it’s winter, what did you expect?

Quelli che “però fa proprio freddo eh”. Certo che fa freddo, siamo a novembre, per Thor. Che temperatura dovrebbe esserci? E non è una domanda retorica; Lo vorrei sapere seriamente. Perchè questa è la gente che “certo che però fa proprio caldo, eh” a ferragosto. Ed è anche la stessa che se a ottobre ci son quindici grado “certo che però non ci sono davvero più le mezze stagioni, sul serio”. Nel 2013 ancora a far passare il tempo con le mezze stagioni; potrei capire se fosse ironico (silenzio nella conversazione, “certo che non ci son più le mezze stagioni”, ah ah, tutti ridono, ricominciamo parlando d’altro), ma quelli che ogni giorno entrano in ufficio e hanno freddo, escono e hanno freddo, a casa mia fa freddo, ecco una foto del termometro della mia macchina che dimostra scientificamente che fa freddo. Dèi del cielo datemi la pazienza, perchè se mi date la forza succede il danno.

(leggermente diversa è la categoria “in questo ufficio fa un freddo fottuto”, di cui faccio parte; Mi va bene il freddo fuori, ma se nel 2013 in un paese del G8 devo lavorare in un posto dove non c’è escursione termica tra fuori e dentro qualcosa non va)

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Jennifer Aniston, Office Space

Quelli che trattano male i camerieri o qualunque esponente dell’industria del customer service. Cosa vi è successo in gioventù da rendervi così stronzi da prendervela con la persona meno indicata a subire le vostre angherie? Il tuo cibo fa schifo? parlane col cuoco. La tua linea internet sono tre giorni che non va? gridare a Cosimo del call center non servirà a nulla. Prendersela con il commesso del supermercato perchè la verdura costa troppo non scatenerà una spirale anticongiunturale che ci scaglia fuori dalla crisi. Non serve proprio ad un cazzo, se non a soddisfare un bisogno di autorità dettato probabilmente da una vita tremendamente insoddisfacente.

Il lato opposto della medaglia, ovviamente, sono quelli che trattano male i clienti in qualsiasi settore; Se sto venendo da te a spendere dei soldi e, in ultima analisi, mettendoti del cibo in tavola, perchè devi trattarmi a pesci in faccia? A meno che non si stia trattando di qualcosa di terribilmente specifico, il mercato è sicuramente saturo di qualsiasi cosa tu venda, e sono disposto a spendere di più per non avere a che care con voi stronzi. Case in point:

“mi faccia capire, quindi voi mi cambiate il contratto e io devo adeguarmi? non posso farci niente?”
“in buona sostanza no, dopo 24 mesi possiamo da contratto cambiarle il contratto”
“ma io rescindo, e andatevene a fanculo”
“ma così paga la penale, son duecento euro”
“quindi o pago duecento subito o trecento in sei mesi. Io intanto faccio portabilità su un altro operatore, voi perdete un cliente che è stato con voi vent’anni, poi vediamo se e come pago la penale”

ne hai di sms da mandarmi, Vodafone, ma piuttosto che ridarti i miei soldi addestro uno stormo di piccioni viaggiatori.

Family-watching-TV

giovani, belli, e su un set per una stockphoto

Quelli che “io non cel’ho nemmeno la tv”. Questi di solito sono amici di quelli che odiano il natale. loro sono fuori dal “circo mediatico” 8lo dicono mimando le viroglette con le mani). Se incalzati ammettono che magari i genitori (di solito vivono coi genitori) hanno una tv ma loro non la guardano mai, “al limite se proprio mi tocca metto su rainews”. Ovviamente, però, le serie tv le guarda. Le scarica e guarda solo quelle, rigorosamente in inglese.

“Quindi la tv la guardi, le serie non sono tv?”
“No. beh, si, ma senza pubblicità, e poi in inglese”
“insomma non hai la tv ma guardi la tv sul pc senza pubblicità e un tg quando capita?”
“eh detto così.. insomma quasi”
“mmh mmh”

Di solito questo tipo ci tiene a informarti che “non guardo Colorado o le iene o quella roba li”, i veri comici sono quelli americani “tipo bill hicks” (grande comico, ma chiedete a qualcuno che lo conosce di nominarne altri due. Forse gli viene in mente Eddie izzard, ma è raro). Ogni tanto magari oltre ai tg guarda programmi importanti tipo report. La domenica se mi capita “che tempo che fa”. Ma comunque la televisione non la guardo.

Poi c’è quello che vive da solo e la tv non ce l’ha davvero. Eroe straight edge dell’era digitale, vive di serie tv scaricate e sparate sullo schermo del pc, oppure nemmeno quelle. E ci tiene a fartelo sapere. Peggio dei vegetariani.

“oh l’hai visto il finale di breaking Bad?”
“io la tv non cel’ho nemmeno, ma me lo sono scaricato appena uscito, una bomba vera”
“….”

Quelli che scrivono post lunghissimi sul loro blog facendo elenchi di persone che odiano. Ma li capisco, il sentimento è quasi catartico.

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