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Oggi è un giorno di gaudio, poiché è un giorno di riposo che si incastra tra una serie di cinque levatacce all’alba e una serie di tre turni di notte nel week-end.

E’ dunque solo normale che la giornata l’abbia passata in tuta a cucinare cibi sfiziosi, a guardare la tv e ad infilarmi le dita nel naso, giocando a strappi a gioconi tipo WoW, LoL e simili. A metà pomeriggio ho festeggiato il tramonto del sole organizzando un paio di centinaia di carte magic in scatole di cartone.

Per il piacere di Chiara ho preparato una ciotola di guacamole seguendo la solita ricetta (meno coriandolo, più prezzemolo), per il mio piacere ho preparato una teglia di carciofi gratinati, e per il piacere di entrambi un cheesecake secondo la ricetta di Chiara.

Dopo questo breve escursus nella mia cucina, passerò a parlare di Sentinels of the Multiverse.

MhjCa

peso netto: duecento chili

Sentinels of the Multiverse è un gioco cooperativo di carte in cui i giocatori ricoprono il ruolo di supereroi reminescenti della Silver Age, impegnati in un conflitto il cattivo di turno, in una arena che di turno in turno cambia.

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Heroes! il fatto che la grafica ricordi la copertina di un fumetto è un plus assolutamente geniale

Ad ogni eroe corrisponde un mazzo di carte che rappresenta le sue abilità ed equipaggiamenti (per sempio, totally-not-batman nel suo mazzo ha colpi di karate e gadget da cintura, mentre not-hulk-at-all è pieno di pugni rimbombanti e abilità relative al colpire gente con le mano), che vengono giocate nel proprio turno. Alcune carte sono abilità che si esauriscono una volta giocate, altre invece permettono l’accesso a sfaccettature del potere del personaggio.

Contro di loro, i Villains; I giocatori giocano il turno del cattivo, girando carte dalla cima del mazzo e giocandole automaticamente secondo le indicazioni di gioco attive (“all’inizio del turno del cattivo, gira la prima carta e giocala. se è un minion, gioca anche la carta successiva”). Ogni villain ha delle abilità speciali, non dissimili da quelle degli eroi, e delle condizioni di vittoria. Di solito il villain infligge danni agli eroi tramite i suoi sottoposti, o tramite abilità che scopre di volta in volta durante il suo turno.

Contro entrambi i lati del conflitto, il campo di battaglia; una foresta lussureggiante piena di dinosauri che attaccano indiscriminatamente buoni e cattivi, una base su marte che sta saltando in aria, o una città sottomarina con problemi di infiltrazione.

Il turno di gioco inizia con il cattivo, poi gli eroi, e per ultimo il campo di battaglia; Durante il turno degli eroi, i giocatori decidono in che ordine affrontare le armate del male(tm). Durante il proprio turno è possibile attivare uno dei propri poteri, giocare una carta e pescare.

La difficoltà sta nell’incastrare le abilità dei vari personaggi per massimizzare l’output di danno sui bersagli ideali; Inoltre, benché i comportamenti del cattivo siano per forza di cose prevedibili, il fatto che abbia a disposizione ogni turno una carta casuale gli da’ un minimo di spessore; e a incasinare ulteriormente tutto ci sono gli effetti e le creature generate dal campo di battaglia, che attaccano indiscriminatamente a destra e asinistra, secondo pattern prevedibili che si deve sfruttare per non morire rovinosamente.

Gli eroi hanno un grado di difficoltà che ne rappresenta non tanto il potere quanto la difficoltà di utilizzo; Quelli più semplici sono dotati di carte e abilità molto straightfowrard, mentre quelli più complessi necessitano diverse carte per fare combo che sfruttano al massimo il loro potenziale.

Parimenti, i cattivi sono dotati di un indice di difficoltà che rappresenta la velocità con cui possono spezzare le reni degli eroi, ed eventuali sinergie con il proprio mazzo. Alcuni, per esempio, sono vulnerabili al danno solo di un certo tipo, o se ci sono un numero preciso di minion sul campo.

Le partite durano in media una mezzora, e il gioco si impara rapidamente; Le combinazioni di cattivi e arene sono circa un bel po’, e a meno di avere dei pazzi sicofanti che scelto un personaggio non lo cambiano mai è possibile anche provare nuovi eroi, cosa che dona al gioco un’ottima rigiocabilità.

In più, come se non bastasse, sono già fuori un paio di espansioni e una pletora infinita di mini-espansioni che aggiungono nuovi cattivi da affrontare.

Come voto direi che Sentinels of the Multivers merita, su una scala da zero a zeta, pesce.

 

 

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