Io ve lo dico subito, a scanso di equivoci: oggi parlo di trentenni che giocano alle figurine. Ma cerco di renderlo sopportabile.

Qualche giorno fa ero in Games Academy a perdere tempo come mio solito quando Matteo mi ricorda che questa domenica c’è il GPT (che sta per Grand Prix Trial) formato Modern.

Io ovviamente ero convinto che fosse domenica prossima, ed avevo pensato a un paio di aggiunte al mio tremendo (nel senso peggiore del termine) mazzo gobben, che però non avrei mai potuto ottenere in tempo.

“Non c’è Problema – dice Matteo – ti presto uno dei miei mazzi, Cosa vuoi? Ho Living End, Melira, Scapeshift e Tron al momento”

Penso alle mie possibilità; Living End so più o meno come funziona, Melira Pod lo conosco un filo meglio. Scapeshift non so nemmeno in che colori sia. Tron è Tron.

“ok. Melira. No. Facciamo Tron, è più nelle mie corde”

Iniziamo un serio regime di allenamento in cui Matteo veste i panni del maestro dei sette picchi e mi spiega come gira il mazzo. Perchè Tron si gioca da solo, nel senso che non ha interazioni e bene o male puoi fare sempre le solite cose, però non ho idea di come si giochi da solo e le tre interazioni con l’opponent non le conosco.

Qui ci vorrebbe un montaggio di allenamenti estremi con eye of the tiger; Io che sollevo un bilanciere con due mazzi di carte ai lati, io che corro trascinando il mazzo di carte, io che spacco tre uova le metto nel bicchiere e le bevo, io che prendo a pugni un sacco con disegnato sopra Tarmogoyf, alla fine Matteo che annuisce lentamente.

Mi spiega anche il side; Metto Emrakul in caso di matchup contro control, così se andiamo per le lunge lo calo e dico CIAO NE. Metto removal per enchant controchiunque giochi bianco, perchè se sida Stony Silence dopo la prima partita gli artefatti li posso tenere come ornamenti da giardino, e gli artefatti a me servono.

Mi spiega che le oblivion stone non sono messe li per divertimento ma sono wrath of god un po’ costose colorate di grigio; Mi spiega che a me la cosa non interessa perchè gioco carte che o se ne fottono, o se si rompono va bene lo stesso.

Non sono un ottimo giocatore di magic; mi piace pensare che mi impegno a migliorare.

Però al torneo di stamattina ci sono andato con due ore di sonno sulle spalle dopo ventisei ore di veglia, e con tre redbull e due caffè in corpo. Non proprio fresco.

Siamo in otto a causa di alcune defezioni dell’ultimo minuto, e il regolamento wizard prevede tre turni, eliminazione diretta. Molto bene.

Primo turno: Vs Melira Pod. Ho passato la sera di ieri a giocare contro Matteo che usava lo stesso mazzo, non ho troppi problemi (anche se in game uno il mio opponent, il buon Guzzi, mi scomba in faccia in T4 con una presenza di spirito mica da ridere).

Vinco e mi sento in colpa, perchè Guzzi è stato punito da un matchup sfavorevole mentre è il miglior giocatore di magic che conosca.

Secondo turno: Vs Monored Burn. Oh ragazzi. Partite al filo di lana; In entrambi i game vinco con 2/3 punti vita rimasti, riuscendo ad entrare con le mucche imponenti sempre al momento giusto. L’uomo (si fa per dire) partita è sicuramente Ulamog.

In G1 si è fatto cercare; in G3 arriva con un topdeck spaventoso con Karn già in campo e sigilla il fato del mio opponent in maniera più che permanente. E meno male, perchè essere dal lato opposto di un mazzo che per non sapere cosa fare ti spara in faccia danni non è mai bello.

Fin qui tutto bene; sono stanco ma non a pezzi, capisco quello che faccio, gioco in maniera coerente.

Mentre aspetto la fine dell’altra semifinale, per ingannare la fame (si era fatto mezzodì) mi mangio una barretta ai cereali con una coca cola per tentare un sugar rush.

lol.

Inizia la finale contro Jund  Naya. Perfetto. Ce la posso fare, mi dico. Ma so che sto mentendomi. Pesco la mano iniziale, metto giù la prima terra e non capisco più niente.

L’oppo mi trascina a 4 punti vita con una serie di simpatiche creaturine, quando torna Karn in compagnia di un paio di wurmcoil engine a trascinarmi verso la vittoria. I wurmcoil engine sono il motore (hur hur) della ripresa, con i loro graziosi dentucci con legame vitale.

Purtroppo una partita è al meglio dei tre, quindi ci infogniamo in un game due dove entrambi mullighiamo a cinque.

G2 è segnato da un paio di errori blatanti da parte mia, per cui mi avvarrò del parere di un commentatore esterno:

Hai fatto due errori nel secondo game, entrambi attivando le abilità attivate nel tuo turno al posto che nel suo. Il turno che hai perso è stato: pesco pietra, gioco pietra, la attivo, passo. Lui pesca creatura (rapidizzata dall’emblema) e chiude. Se tu aspettavi ad attivare guadagnavi un turno perchè la attivavi in dichiarazione attaccanti e svuotavi il board. Lui avrebbe tenuto melma per mainphase2, però il turno in più te lo facevi e magari vedevi soluzione, tipo wurmcoil o karn. Era tanto da remare ma così ti sei ammazzato. Stesso discorso per attivare la a mappa nel tuo e farti fare +1 da tarmo, lo facevi in eot ed eri con una ferita in meno.

In poche parole, ho spaccato tutte le sue bestie nel turno sbagliato; Effettivamente se avessi aspettato come da indicazioni del mio secondo trainer sarei resistito un turno in più per giocare il karn che dalla mano mi guardava con occhi tristi, come a dire: ma che cazzo mi combini, bro.

On to game three, then.

Pesco una mano iniziale interessante, ma non abbastanza golosa. Mulligo a sei e tengo.

Iniziamo a scambiarci terra-drop-passo. Ho in campo Torre e Miniera di Urza quando lui mi gioca un glorioso stony silence. E la mia pietra-salvami-il-culo-clearando-la-board non serve a niente. O le mie mappe per cercare le terre.

Mi ricordo qui delle parole del maestro dei sette picchi:

Metti removal per enchant contro chiunque giochi bianco, perchè se sida Stony Silence dopo la prima partita gli artefatti li puoi tenere come ornamenti da giardino, e gli artefatti a te servono.

contemporaneamente rivedo me stesso preparare il side aggiungendo degli artefatti per blastare i cimiteri.

Guardo Matteo, che nel suo ruolo di judge non si permette nemmeno una smorfia quando commento “uuh, dovevo tipo sidare enchant removal”, ma leggo nei suoi occhi il disappunto del padre dello spaventapasseri in inception.

Mi dirà a torneo finito che, viste le carte che aveva in mano l’oppo, mi aveva già dato per morto. Nel mio mazzo ci sono solo cinque risposte a questa situazione, se non metto dal side le risposte corrette.

Quattro sono Karn con il suo amorevole esilio; ma karn non è tutorabile come vorresti.

Gioco un mana verdolino per poter andare a cercare il terzo pezzo del tron tramite uno dei tanti trucchi del mestiere del mio mazzo, scelgo una Torre di Mastro Urza, la mostro, me la metto in mano e passo. A questo punto sono a quota quattro redbull e inizio a straparlare.

Nel suo turno, l’opponent inizia a mettere giù beste; Mucche spaventose dipo Tarmo e Domri Rade come planeswalker perchè è bello. Domri, che col suo emblema mi ha causato la sconfitta in G2. Passo, mi dice.

Metto in campo il terzo pezzo di Urzatron, mentre la platea concorda che con stony silence in gioco sono ben fottuto.

La quinta risposta nel mio mazzo è una carta in 1x. E’ situazionale, ma nel mulligan l’avevo vista ed ho pensato di tenerla, visto che poteva servire per liberarmi di qualche bestia di troppo.

“io tappo sette”, dico.

A sette, pensavano che giocassi Karn; certo, mi liberavo di stony silence ma c’era in campo un tarmogoyf bello bello e domri che nella partita prima mi ha fottuto alla grande. Non sarebbe resistito il turno dopo e mi sarei trovato punto e a capo.

“giocherei All Is Dust.”, proseguo.

All.

Is.

Dust.

Tutto è polvere; la sua board state se ne va. Se potessi gli farei sacrificare pure il suo pezzo di tavolo, visto che è bianco. Passo.

Gioca Tarmo di nuovo. E questo è bello grosso, a parte istantanei i cimiteri sono pieni. Passa.

Gioco Karn. E il flow rimane mio; All Is Dust è stato giocato nel suo momento ideale, ed ora non c’è modo per l’oppo di riprendersi – anche perchè Karn è seguit da un wurmcoil, seguito da ulamog.

Vinco quindi il GPT. Primo posto, bottiglie di spumante, medaglie, premi.

Un grazie va assolutamente a Matteo per il mazzo e per il coaching e a Francesco per il debriefing.